L’astista fiorentino salta 5,82 a Liévin ed eguaglia dopo 19 anni il record italiano indoor della leggenda Giuseppe Gibilisco, suo allenatore, impazzito di gioia in tribuna nella tappa Gold del World Indoor Tour in Francia. Stecchi è secondo, battuto soltanto dal marziano svedese Armand Duplantis (6,01), e centra la qualificazione per gli Europei indoor di Istanbul (2-5 marzo).
Per Claudio Stecchi è una serata magica: record italiano indoor dell’asta, eguagliata con 5.82 (alla prima prova) la misura del suo allenatore e mito azzurro Giuseppe Gibilisco dopo 19 anni esatti (15-2-2004 a Donetsk). È lo “standard” per gli Euroindoor di Istanbul che ora lo attendono dal 2 al 5 marzo. Il saltatore figlio d’arte del consigliere ASSI Gianni Stecchi pareggia anche il primato personale all’aperto che aveva realizzato a Chiari in un evento in piazza nel settembre del 2020. È un risultato atteso per anni, finalmente ottenuto, dopo una stagione, la scorsa, totalmente senza gare, fermo ai box per recuperare dai guai fisici che lo hanno tempestato. Ritrovata la forma migliore il finalista mondiale di Doha 2019 si ripresenta ad altissimi livelli, nel palcoscenico dell’asta dominato da Duplantis. Dopo il 5.55 di Sabadell, il 5.70 di Lodz e il 5.72 di Torun, in Francia è impeccabile, non sbaglia mai a 5.44, 5.64, 5.73 e poi a 5.82, la misura che cercava con tutte le sue forze per qualificarsi alla rassegna continentale in Turchia. E la gioia è tutta sua e di coach Gibilisco che nella veste di tecnico è stato il primo sostenitore di questo record. Il campione del mondo di Parigi 2003, bronzo alle Olimpiadi di Atene 2004, esplode nell’urlo più potente quando Stecchi piazza la misura tanto aspettata. Poi, nell’ideale braccio di ferro tra Claudio e Beppe, c’è spazio anche per tre tentativi (mancati) al record italiano assoluto, posizionando l’asticella a 5.91, un centimetro in più di quanto saltò il siciliano vent’anni fa nell’indimenticabile notte di Saint-Denis. Stecchi è secondo, battuto soltanto da Duplantis, oggi ad un ‘normale’, per lui, 6.01, prima di abbandonare la gara e rinunciare all’assalto al primato del mondo. Sei metri: il sogno di tutti gli astisti. Quel sogno che stasera è un po’ meno irraggiungibile anche per l’Italia.
Tratto dall’articolo di Nazareno Gabrielli dal sito web della FIDAL che offre dei maggiori dettagli e le dichiarazioni rese da Stecchi e Giblisco immediatamente dopo la bella prova di ieri sera.
Foto di Giuseppe Gibilisco – Twitter