La qualificazione ottenuta da Claudio Stecchi venerdì sera superando autorevolmente la quota di 5,70 lasciava ampio margine di buone prospettive per la finale disputata ieri sera. E così è stato con il fiorentino protagonista di una gara che lo ha visto entrare in competizione sulla quota di 5,55 e affrontare poi i 5,65 entrambe superate con glaciale sicurezza al primo tentativo. Quota 5,75 fa la selezione: è a questo punto della gara che Claudio accusa dei piccoli fastidi che inceppano la sua performance. Solo in tre superano la prova, due polacchi e uno svedese, quest’ultimo alla terza prova, confinando così Stecchi fuori dal podio. Al nostro resta così il sapore amaro di una gara vissuta da protagonista – mettendo grande apprensione ai suoi avversari – ma finita con il sempre scomodo quarto posto, peraltro condiviso con il greco Karalis. Per i metalli più nobili del podio la sfida è tra polacchi: sul podio più alto sale Pawel Wojciechowski che si proietta oltre i 5,90 del suo nuovo record personale, l’argento è per Lisek (5,85) mentre il bronzo scivola sul collo dello svedese Jacobsson che supera, nell’ultimo tentativo a disposizione, quella quota di 5,75 che è stata invece fatale a Claudio.
Un risultato comunque di notevole spessore e che sicuramente qualche mese fa Claudio avrebbe sottoscritto probabilmente volentieri. L’essere rientrato nel ristretto novero internazionale degli specialisti del salto più acrobatico dell’atletica leggera rappresenta una delle note più liete della breve stagione dell’atletica al coperto.