Fonte sito web FIDAL:
All’ultimo salto della gara svaniscono le speranze di finale per Claudio Stecchi. Una beffa per l’astista azzurro, capace di 5,70 in una stagione tormentata da problemi fisici e relegato nella posizione più scomoda, la tredicesima, dal 5,75 del tedesco Bo Kanda Lita Baehre ottenuto al terzo tentativo. Parte bene la qualificazione del fiorentino con 5,40 alla prima prova e va subito a segno anche alla misura di 5,60 che vale lo stagionale eguagliato, superata con buon margine pur toccando in fase discendente, lasciando intravedere la possibilità di crescere ulteriormente. Si va a 5,70 e arriva il primo nullo: l’altezza c’è ma Stecchi ricade sull’asticella. Il secondo tentativo è quello buono, di giustezza, pur sfiorando con il petto. È al decimo posto provvisorio in classifica e anche con l’inserimento del fenomenale Mondo Duplantis (che sceglie di passare alla successiva quota di 5,75 valicata agevolmente) sarebbe per il momento nei primi dodici. Sbaglia di poco nel primo tentativo a 5,75, più netto il secondo errore e manca qualcosa anche all’ultimo assalto, dopo appena un paio di minuti. “Sensazione tremenda – racconta Stecchi – per essere il primo escluso con un’ottima misura. Ho comunque fatto vedere chi sono, anche se con poco allenamento”.
Cosa dire se non che Claudio ha fatto l’umanamente possibile per giocarsi le sue carte in questa sua seconda partecipazione olimpica e c’è mancato davvero poco per rivederlo tra i dodici finalisti. Con qualche settimana di preparazione in più – al riparo da malanni – avrebbe certamente gareggiato sui suoi migliori livelli onorando le tradizioni azzurre e anche biancorosse della specialità. Abituati a non vederlo arrendersi mai, lo attendiamo con grande partecipazione a affetto ai prossimi appuntamenti stagionali.
Onorati comunque di averlo visto in azzurro nei Giochi della XXXIII Olimpiade a Parigi. Oltre la delusione odierna, son le cose belle – nella vita di uno sportivo – che rimarranno per sempre.