Ancora un lutto da celebrare purtroppo per la nostra Associazione per la scomparsa, avvenuta a 70 anni, di Riccardo Puccianti brillante interprete di fondo e mezzofondo e fondo a livello giovanile, negli anni Settanta. “E’ stato un atleta importante per la nostra società e anche dopo aver cessato l’attività agonistica è sempre rimasto legato all’ambiente e ai valori di appartenenza”, dice il presidente dell’Assi Giglio Rosso, Marcello Marchioni. Puccianti ha avuto come maestri due leggende dell’atletica fiorentina (e non solo): cresciuto nell’Asa Biagioli sotto la guida di Franco Lachi, è stato allenato nell’Assi Giglio Rosso da Ernesto Ciani.
“Era una forza della natura”, ricorda il direttore sportivo del club biancorosso, Gerardo Vaiani Lisi che sottolinea i due titoli italiani juniores ottenuti sulla distanza dei 5000 metri dall’atleta pratese.
Piero Giacomelli, suo compagno di squadra mette in risalto il valore di quel gruppo di atleti: “Eravamo in buona compagnia, con Roberto Volpi, Stefano Grazzini e Gianni Del Buono. Riccardo fin dal 1971, nella categoria Allievi, si faceva valere. Sui 1.000 metri vantava tempi di 2’31“ e anche sui 3.000 otteneva un ottimo 9’45“. Due anni dopo, da juniores, siglava la miglior prestazione toscana sui 5000”. Poi i già citati titoli nazionali juniores nella stessa distanza e un buonissimo o 10° posto ai Campionati Europei di Duisburg nel 1973. Uno scudetto juniores a squadra cucito sulla tuta con la squadra dell’ASSI Giglio Rosso.
Al di là dell’eccellenza sportiva Puccianti era una presenza di rilievo in quegli anni sull’impianto sportivo del Viale Michelangelo, sprizzava vitalità, un’allegra e giovanile voglia di vita espressa nell’essere amico di tutti, ciarliero compagno di allenamenti, argutamente sempre pronto allo scherzo. Nella vita professionale – dopo il diploma ISEF – insegnante ai corsi acquatici dei ragazzi con disabilità al Centro giovanile di formazione sportiva di Prato.
Le esequie di Riccardo si terranno oggi – sabato 13 gennaio – alle 15:00 alla chiesa di Santa Caterina de’ Ricci in via Lepanto a Prato.