Lascia un vuoto difficilmente colmabile la perdita di Roberto che fino al recente mese di Gennaio aveva guidato dalla sua scrivania e dagli amati campi da tennis la maggior parte delle azioni vitali del nostro club. Nutrivamo la speranza di poterlo riavere presto con noi ma il destino è stato avverso e crudele strappandolo così prematuramente, all’età di 63 anni, all’affetto della famiglia e a quello della moltitudine di amici che aveva nel mondo dello sport.
Roberto era con noi dal 2012 e aveva immediatamente maturato una forte identità sociale intuendo nella società del Viale Michelangelo un potenziale enorme di attività da sviluppare, soprattutto sul piano tecnico e le vicende societarie dell’ultimo decennio portano, solo in positivo, la sua impronta.
La sua storia sportiva narra che aveva iniziato a giocare a tennis all’età di 7 anni al Centro Tecnico Federale di Coverciano e che dal 1970 si era distinto in campo agonistico con buoni risultati sia a livello regionale che nazionale. Nel 1981 intraprese il suo percorso di formazione, prima da Allenatore Istruttore poi Maestro Nazionale, fino ad ottenere quella qualifica di Tecnico Nazionale e Tecnico di 4° livello Europeo specializzato in Management e Coaching che lo porterà a recitare ruoli importanti in diverse realtà tennistiche cittadine: prima quello di Direttore della Scuola Tennis di Albor Grassina e CS Anchetta, poi dal 1983 quello di Direttore della Scuola Tennis del Match Ball Firenze e successivamente il ruolo di Direttore Generale del Circolo dal 1986 al 1992. Lo stesso ruolo lo ha ricoperto anche al Circolo del Tennis Firenze dal 1993 al 2000, anno in cui fondò insieme a Fabrizio Fanucci la Florence Tennis School, Accademia in cui si sono formati e allenati per dieci anni, insieme a Filippo Volandri, molti dei migliori giocatori Italiani del periodo.
Sul Viale Michelangelo ha rivitalizzato il Circolo Tennis – come amava chiamarlo – partendo dalle basi, dalla ristrutturazione tecnica del settore giovanile e della Scuola Tennis, portata in breve ad ottenere gli esigenti “standard” organizzativi richiesti dalla Federazione Italiana Tennis. Poi alla cura del settore agonistico che ha fruttato sia buoni esiti a livello giovanile, sia eccellenti risultati nel settore Master dove ha guidato alla conquista dei titoli nazionali di categoria nel settore femminile, individuali e di squadra. Scudetti che rimarranno nella quasi centenaria storia dell’ASSI Giglio Rosso. Il segno di Sarti resterà una traccia indelebile.
Con immenso dolore ci stringiamo ai suoi cari per questa irreparabile perdita.