Gabriele Manfredini, membro del Centro Studi ASSI Giglio Rosso, della Società Italiana di Storia dello Sport, consigliere dell’ASAI – Archivio Storico Atletica Italiana e membro dell’A.T.F.S., uno dei più autorevoli statistici e conoscitori a livello mondiale delle prove multiple dell’Atletica, è scomparso prematuramente all’età di 68 anni, nella giornata di ieri 13 gennaio, per un malore fulmineo.
Un lutto davvero gravissimo per il nostro Centro Studi che alla grande passione e alla generosità di Gabriele deve una buona parte dell’imponente lavoro di classificazione e riordino della propria Biblioteca specializzata nello Sport che recentemente è tornata ad essere potenzialmente fruibile agli studiosi e agli appassionati. A quel compito, in maniera metodica ed estremamente riservata si era dedicato da almeno un lustro, per almeno due giorni della settimana, indipendentemente dalle stagioni, in qualunque condizione.
Un lutto che sappiamo dover condividere in primo luogo con la sua famiglia, con una buona parte del mondo dell’Atletica che lo conosceva, nonostante la riservatezza del carattere, degli Storici dello Sport che ne avevano apprezzato il tenace e volitivo metodo di ricerca, di classificazione e conservazione delle fonti, di Gustavo Pallicca che ha condiviso con lui le passioni per la statistica sportiva e il tanto tempo trascorso insieme nell’impresa di ridare ordine e accesso al nostro patrimonio librario immenso, un lutto da condividere anche con tutte le altre associazioni di cui era generosamente un partecipe membro. Più semplicemente: un lutto importante per la cultura sportiva italiana che perde un infaticabile tutore.
Ricorderemo per sempre la disinteressata generosità nel donare il suo tempo e la sua competenza per adempiere a quella che abbiamo, prima intuito e poi accertato, essere stata una vera e propria personale e convinta “missione” nella vita per tutelare e conservare tutto ciò che avesse a che fare con la materia sportiva e che fosse stato, un qualche maniera, documentato.
Sia lieve la terra a Gabriele. Al Centro Studi siamo – da oggi – davvero molto più poveri e soprattutto afflitti da un incredulo dispiacere per la sua improvvisa scomparsa.